Fili

Fili

Ecco cosa succede quando ti abbandonano al lavoro da sola per ore e tu hai terminato tutte le cose intelligenti da fare.
Succede che i pensieri lievitano.
E sei lì che pensi che dovresti scrivere, ma non sai bene cosa.
Che dovresti avere un filo e invece non ce l’hai.
Nella vita in generale dovresti avere un filo.
Invece matasse.
Colorate per carità, magari anche belle nel loro aggrovigliato disordine.
Comunque sempre non un filo da seguire.
Quindi sei qui nel tuo ufficetto con balcone e succede che vorresti uscire, senza avvertire, senza dire ciao, farti un giro comprare 5 o 6 libri a caso, solo perché ti ispira la copertina, comprare il gelato, e mangiarlo al parco insieme ai tuoi libri.
Anche ai libri, sì.
Comunque lo pensi fortissimo, quasi ti sembra vero, stai già scegliendo i gusti e invece non lo fai.
Ti frenano delle conseguenze.
Che di per sé nemmeno temi.
Anzi.
Mi sono ritrovata dal NON avere lavoro ad averne 3 in potenza.
Mi sono ritrovata a pensare cose che dopo 8 secondi netti sono state cancellate da un temporale estivo.
E che temporale.
E succede che ti accorgi che hai passato una vita a pensare ai perché passati e agli ‘Oddio’ futuri.
E che la tua testolina si è rotta le palle prima di te, è in sciopero e non pensa più, se non ad oggi, solo oggi, esclusivamente oggi.
E la realtà é che non si é capito niente.
Ancora non sto capendo niente.
Ma non é colpa mia.
É colpa della matassa.
E dei colori.
Soprattutto.

– ‘ E ti da corda?’
– ‘ Sufficiente per impiccarmici.’
    B.

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