Ars deludendi

Ars deludendi

La delusione è un virus.
Avvelena il sangue.
Ci nuota a grandi bracciate e silente, raggiunge ogni meta.
Arriva alle gambe, le fa tremare, le spezza, ne nega la funzione e non sorreggono più il peso di chi sei.
Arriva alle spalle, le incurva, come avessero un macigno da portare, come dovessero chiudersi su se stesse, nasconderti il cuore.
Arriva allo stomaco, lo stringe tra due mani, mani forti, fredde, di marmo.
Arriva ai polmoni, gli toglie l’aria, l’ossigeno, il respiro.
Arriva al cervello, ne maneggia i pensieri, assassina la ragione.
Arriva al cuore, lo dipinge di cupo, lo crocifigge, lo rimpicciolisce, tanto che non lo senti più, senti il vuoto che fa eco al posto suo.
Arriva agli occhi li fa smettere di vedere e li annega in acqua salata, li tinge di rosso e li chiude.
Arriva alla bocca,ne spegne le parole e il sorriso.
La bella notizia è che non serve trasfusione per guarire, semplicemente arriva, un giorno, qualcosa che saprà lavare via tutto.
Cancellare.
Rigenerare.
Salvare.
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